martedì 29 aprile 2008

Giustizia svendesi

Pubblico questo blog , che in realta' avevo scritto qualche mese fa', poco dopo la vittoria del Centro destra alle ultime elezioni. In questi ultimi mesi il problema della giustizia é sempre piu' sentito sia dall'opinione pubblica che dalla classe politica. Contrariamente a quanto possa accadere in un paese civile, il nostro governo, con l'aiuto di una gran parte dell'opposizione, sta costruendo una giustizia ad hoc, una giustizia piu' mansuenta nei loro confronti ma piu' spietata con i poveracci.


Riprendendo un concetto già espresso nei blog precedenti, in cui sostenevo che l'attuale compagine politica e' lontana dal mettere in atto programmi politici che rispecchiano gli ideali di una o dell'altra parte, vorrei analizzare come viene affrontato il problema della giustizia, che com'e' noto, nel nostro paese e' in uno stato di coma profondo, ad un passo dal collasso.

E' da tempo ormai che lo scontro politico tra le coalizioni é particolarmente incentrato sul problema della sicurezza. Ciò lo si e' visto durante le campagne elettorali. Tutti parlavano di sicurezza , sembrava che ognuno avesse la ricetta per risolvere l'annoso problema.
Chiaramente, come sempre, i media, al servizio dei politici, hanno fatto la loro parte. Non si sentiva parlare altro che di stupri, rapine, omicidi etc., sembrava quasi di vivere in un paese del terzo mondo in cui non è nemmeno concesso passeggiare per le vie del paese con un minimo di tranquillità, distogliendo l'opinione pubblica dai reali problemi del nostro paese come la corruzione, la criminalita' organizzata, i reati finanziari, etc.

Fingendo spudoratamente questa classe d' imbroglioni continua a beneficiare di tutti i privilegi che si sono costruiti ad hoc durante le varie legislature. Sia chiaro gli interessi non sono tutti uguali. C'e' chi ha bisogno di aggiustare i propri processi in corso, chi deve far fruttare l'azienda di famiglia e chi tenta di sfuttare al massimo i benefici acquisiti.

I piu' agguerriti si scagliano contro coloro che non ne parlano. Ma chi ha votato la legge ex-Cirielli, una legge che dimezza i tempi di prescrizione dei processi, avvantaggiando gli imputati che grazie ai loro avvocati pagati profumatamente, tranquilli aspettano solo che il processo arrivi in prescrizione per non pagare i conti con la giustizia.

Questa è una giustizia su misura, una giustizia costruita per i più forti che dall'alto del loro potere inaspriscono sempre di più le leggi per i reati comuni perpetrati da coloro che sono in fondo alla scala sociale. Il problema però é che molto spesso per risolvere le loro magagne danneggiano ulteriormente il sistema a svantaggio di coloro che sono in attesa di una sentenza per aver subito un torto. Per esempio, Travaglio in uno dei tanti articoli, ha dimostrato come uno strupatore possa farla franca perche' il tempo di prescrizione e' stato dimezzato a 12 anni.

Insomma siamo veramente alla frutta e credo che se la societa' civile non inizi seriamente ad indignarsi ed a manifestare pacificamente la sua insofferenza, a breve ci troveremo a vivere in un paese stile Sudamerica.

martedì 22 aprile 2008

Il valore del voto

Il primo capoverso dell'articolo 48 della Costituzione recita cosi': " Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico". Questo principio si basa su un valore fondamentale di una moderna democrazia, e cioè l'uguaglianza dei cittadini. Con il voto ognuno esprime la sua volontà indicando la parte politica più vicina ai propri ideali. Non voglio ritornare sull’argomento dell’attuale legge elettorale, definita ‘porcata’ proprio da chi l’ha ideata, perché non permette all’elettore di indicare il candidato sulla scheda elettorale, ma solo il partito che deciderà le liste inserendo, come e’ avvenuto, personaggi poco raccomandabili. La mia osservazione è orientata sul ruolo che svolge l’elettore, considerando i seguenti punti: quanto e’ attento alla questione morale? Qual’e’ il suo livello culturale? Quali sono i suoi ideali politici? Ma soprattutto (last but not least) quanto e’ informato?

Vorrei partire proprio dall’ultimo punto, “l’informazione”. Prima di poter scegliere il partito o la persona a cui affidare il voto, e’ fondamentale conoscere il suo passato. Solo in base alle sue esperienze posso prevedere cosa potrà essere in grado di realizzare alla guida del paese. Cosi’ come non presterò mai del denaro ad una persona che ha contratto debiti di gioco, allo stesso modo non potrò fidarmi di chi ha avuto determinati problemi con la giustizia. Chiaramente ciò è comprensibile solo a chi ha a cuore il problema della questione morale. Riguardo quest’altro punto sono convinto che in un paese civile non può’ esistere un partito come l’IDV che fa’ della legalita’ la propria bandiera, perchè tutti i partiti dovrebbero avere al proprio interno un codice di autoregolamentazione, nel quale espressamente si vieta la candidatura di personaggi poco raccomandabili.

Altro ruolo importante e’ la cultura. In Italia ci sono vasti territori con una bassissima scolarizzazione, dove la gente vende il proprio voto a chi promette in cambio qualcosa di tangibile in breve tempo: soldi, una busta della spesa o un posto di lavoro, senza comprendere che personaggi del genere, utilizzeranno quel voto per interessi personali e quindi alla lunga subiranno un danno superiore al premio riscosso all’atto del voto.

Riprendendo il problema dell’informazione, non posso esimermi dal riportare lo stato in cui é ridotto il giornalismo italiano. Dietro ai giornali ed alle televisioni ci sono o partiti politici o grossi gruppi imprenditoriali, che per i propri interessi dettano le linee guida da seguire facendo taroccare o censurando le notizie utili all'elettore. Allora cosa deve fare il cittadino? Ebbene oggi le fonti dove attingere Informazioni in Italia sono davvero poche. In TV c'e' rimasto, fino a quando lo psiconano non metterà in atto un altro editto, Report, Annozero e qualche altra rubrica come Exit su LA7 (interessante trasmissione ieri sera in cui si e' proprio parlato del voto di scambio). Sulla rete invece, e’ possibile collegarsi a siti liberi ed indipendenti che riportano notizie reali, uno per tutti http://www.voglioscendere.it/. Chiaramente anche qui bisogna essere attenti a non incappare in siti bufalari dove l’ovvio viene messo in discussione e allora, è in questi casi che il nostro senso critico sarà l’arma migliore per capire la fondatezza del messaggio.

Per quanto riguarda invece l’ideale politico, non voglio dilungarmi in quanto ho già affrontato questo punto nel mio primo post. Brevemente ribadisco che nell’attuale compagine politica non e’ in gioco l’ideale bensì l’interesse personale. Per esempio un partito con ideali di destra dovrebbe sostenere, con i fatti, il libero mercato, la concorrenza e invece, se si analizza la situazione del suo maggior esponente si noterà che nel campo dei media detiene il monopolio.

Concludo il mio blog, con un'affermazione che, sebbene potrà sembrare antidemocratica, si pone una serie di problemi assenti in un paese civile . I voti non sono tutti uguali!

Intanto ognuno di noi, nel suo piccolo, anche con l'aiuto della rete, se condivide la mia analisi, faccia la propria parte.


Riccardo

venerdì 18 aprile 2008

Dove ha sbagliato Grillo

Da quando Beppe Grillo ha iniziato la sua campagna sul non voto ho sempre sostenuto che questa sua battaglia non avesse fatto altro che favorire la coalizione del centro-destra. Mi sono sempre trovato daccordo con le idee di Beppe ma, credo che questa volta si sia sbagliato di grosso. Questa sua scelta inconsapevole di dare una mano a Berlusconi e soci é palese. Gli estimatori di Beppe non sono certamente sostenitori della PDL. Quindi coloro che hanno sostenuto la sua idea hanno tolto voti ai partiti dell'aera di sinistra. Ora siccome ritengo che Beppe sia una persona intelligente, pertanto non ha potuto non considerare quest'aspetto, mi domando quale voleva essere il suo obiettivo. Non voglio credere che si sia illuso di convincere un numero così elevato d'italiani in modo tale da rendere palesemente ridicole queste elezioni.

Permettetemi uno sfogo

Questo è il mio primo blog. Come primo articolo pubblico una mia considerazione sull'esito delle ultime elezioni.

La notizia che questa destra (che di destra non ha nulla, come saggiamente sostenne il grande Montanelli) dovra' governare l'Italia per i prossimi 5 anni, mi fa rabbrividire. Dopo la deludente performance dei 5 anni che hanno preceduto il defunto governo di centro-sinistra, non oso pensare a cosa saranno capaci di fare. La giustizia, ormai a pezzi, la legge sul conflitto d'interesse, il debito pubblico le leggi ad-personam, questi saranno gli argomenti sui quali la Banda Bassotti si concentrera', non per migliorare la situazione del paese, ma quella del suo principale esponente che grazie alla netta vittoria potra' portare a termine i suoi piani piduisti. Ma io non ci sto'! Non posso accettare che queste persone governino l'Italia, non posso accettare che si mandi in rovina un paese solo per fare l'interesse di pochi. Tra i motivi che hanno spinto una grossa parte della popolazione a premiare questa nuova maggioranza di certo non si puo' non considerare il lavoro svolto dalle TV dello psiconano, che oltre a sponsorizzare l'operato del padrone, distolgono la popolazione dai problemi reali, proponendo programmi creati ad hoc in cui si esaltano modelli privi di contenuto. L' essenza dell'apparire prevale sull'essere. Questa mia ultima affermazione é confermata anche dal continuo martellamento pubblicitario delle finanziarie che spingono il telespettatore all'acquisto a tutti costi, tutto e' possibile con una piccola rata". Un' altro motivo che ha determinato la vittoria della PDL, e' stato il voto per l'ideale politico. Cioe' si vota quella coalizione non per la credibilita' dei candidati o per il programma politico ma perche' convinti che i problemi del paese possano essere risolti dalle persone che si dichiarano appartenere a quell' area politica. Ma ribadisco ancora il concetto: prima ancora degli ideali ci sono le persone, la loro credibilita' la loro onesta'. Come possiamo credere a chi ha problemi con la giustizia, chi fa una dichiarazione oggi e domani si rimangia tutto? Personalmente preferirei un governo di persone che la pensano in maniera totalmente diversa da me, ma credibili, oneste e coerenti. E su questo che l'elettore , offuscato dai media, dovrebbe riflettere.
Non voglio esimermi dal riportare il problema principale che ha contribuito in maniera preponderante a consegnare nelle mani di questa pseudo-coalizione il paese. Le aspettative che la maggior parte degli italiani aveva riposto nella passata legislatura sono svanite in breve tempo accrescendo quel sentimento di rabbia e delusione che per molti si e' poi tradotto in un voto di protesta, vittima principale ne e' stata la sinistra arcobaleno. Ma sono sicuro che se gli Italiani avessero votato prendendo in esame i primi due punti (Informazione taroccata e credibilita' dei candidati ) oggi non ci troveremmo con un governo di imbroglioni.