martedì 22 aprile 2008

Il valore del voto

Il primo capoverso dell'articolo 48 della Costituzione recita cosi': " Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico". Questo principio si basa su un valore fondamentale di una moderna democrazia, e cioè l'uguaglianza dei cittadini. Con il voto ognuno esprime la sua volontà indicando la parte politica più vicina ai propri ideali. Non voglio ritornare sull’argomento dell’attuale legge elettorale, definita ‘porcata’ proprio da chi l’ha ideata, perché non permette all’elettore di indicare il candidato sulla scheda elettorale, ma solo il partito che deciderà le liste inserendo, come e’ avvenuto, personaggi poco raccomandabili. La mia osservazione è orientata sul ruolo che svolge l’elettore, considerando i seguenti punti: quanto e’ attento alla questione morale? Qual’e’ il suo livello culturale? Quali sono i suoi ideali politici? Ma soprattutto (last but not least) quanto e’ informato?

Vorrei partire proprio dall’ultimo punto, “l’informazione”. Prima di poter scegliere il partito o la persona a cui affidare il voto, e’ fondamentale conoscere il suo passato. Solo in base alle sue esperienze posso prevedere cosa potrà essere in grado di realizzare alla guida del paese. Cosi’ come non presterò mai del denaro ad una persona che ha contratto debiti di gioco, allo stesso modo non potrò fidarmi di chi ha avuto determinati problemi con la giustizia. Chiaramente ciò è comprensibile solo a chi ha a cuore il problema della questione morale. Riguardo quest’altro punto sono convinto che in un paese civile non può’ esistere un partito come l’IDV che fa’ della legalita’ la propria bandiera, perchè tutti i partiti dovrebbero avere al proprio interno un codice di autoregolamentazione, nel quale espressamente si vieta la candidatura di personaggi poco raccomandabili.

Altro ruolo importante e’ la cultura. In Italia ci sono vasti territori con una bassissima scolarizzazione, dove la gente vende il proprio voto a chi promette in cambio qualcosa di tangibile in breve tempo: soldi, una busta della spesa o un posto di lavoro, senza comprendere che personaggi del genere, utilizzeranno quel voto per interessi personali e quindi alla lunga subiranno un danno superiore al premio riscosso all’atto del voto.

Riprendendo il problema dell’informazione, non posso esimermi dal riportare lo stato in cui é ridotto il giornalismo italiano. Dietro ai giornali ed alle televisioni ci sono o partiti politici o grossi gruppi imprenditoriali, che per i propri interessi dettano le linee guida da seguire facendo taroccare o censurando le notizie utili all'elettore. Allora cosa deve fare il cittadino? Ebbene oggi le fonti dove attingere Informazioni in Italia sono davvero poche. In TV c'e' rimasto, fino a quando lo psiconano non metterà in atto un altro editto, Report, Annozero e qualche altra rubrica come Exit su LA7 (interessante trasmissione ieri sera in cui si e' proprio parlato del voto di scambio). Sulla rete invece, e’ possibile collegarsi a siti liberi ed indipendenti che riportano notizie reali, uno per tutti http://www.voglioscendere.it/. Chiaramente anche qui bisogna essere attenti a non incappare in siti bufalari dove l’ovvio viene messo in discussione e allora, è in questi casi che il nostro senso critico sarà l’arma migliore per capire la fondatezza del messaggio.

Per quanto riguarda invece l’ideale politico, non voglio dilungarmi in quanto ho già affrontato questo punto nel mio primo post. Brevemente ribadisco che nell’attuale compagine politica non e’ in gioco l’ideale bensì l’interesse personale. Per esempio un partito con ideali di destra dovrebbe sostenere, con i fatti, il libero mercato, la concorrenza e invece, se si analizza la situazione del suo maggior esponente si noterà che nel campo dei media detiene il monopolio.

Concludo il mio blog, con un'affermazione che, sebbene potrà sembrare antidemocratica, si pone una serie di problemi assenti in un paese civile . I voti non sono tutti uguali!

Intanto ognuno di noi, nel suo piccolo, anche con l'aiuto della rete, se condivide la mia analisi, faccia la propria parte.


Riccardo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vero!
I voti non sono tutti uguali.
I cittadini dovrebbero informarsi ricercando anche notizie alternative,proprio come fai tu.
In realta' per ora molti cittadini, sono informati per slogan e utilizzano questi per diffondere la propria "pseudocultura".
La classe politica lo ha capito benissimo e diffonde appunto slogan tipo "rialzati italia", "si puo' fare" oppure in maniera piu' sottile "il governo delle tasse", ecc ecc.